Piacere! Questo e nient’altro è la vita! Bando alle angosce. Breve è il tempo del vivere. Subito a me, vino, danze, corone di fiori e donne. Voglio godere oggi. Oscuro è il domani. Pallada, (A.D. 485)

Le piante hanno un solo obbiettivo: essere la miglior versione di loro stesse. Prendersi il proprio spazio sul pianeta per quello che è il loro unico talento: essere ferme, maestose, generose.

Dare frutti in abbondanza! Offrire riparo! Le piante si nutrono delle nostre sostanze di scarto e le trasformano in energia di sostentamento! Senza chiedere nulla in cambio! COMMOVENTE NON TROVATE?!

Essere a contatto con esseri esemplari di questo genere è un privilegio enorme che ci porta ad essere estremamente attenti e rispettosi in ogni secondo in cui si è a contatto con loro.

Per questo siamo sempre presenti in ogni fase della coltivazione, affiancando i ragazzi che lavorano con noi: Giorgio, il nostro simpatico trattorista, manovra il trattore con una maestria leggendaria. Alfred e Mailinda e Cristiana sarebbero da clonare per la cura che ci mettono nella potatura verde e in tutti gli altri lavori. Ringrazio anche il nostro simpatico e preparatissimo consulente agronomico, Giampiero Romana, sempre pronto a trovare il giusto compromesso tra le idee talvolta divergenti mie e di mio padre…

Sono convinto riconoscendo un tocco così delicato, le piante, siano ancora più ben disposte nei nostri confronti.

Adesso vi annoierò con argomenti un po’ più tecnici. Che se volete possiamo approfondire quando verrete a trovarmi in cantina.

GESTIONE DELLA VEGETAZIONE

Con un clima continentale è essenziale mantenere una chioma aperta per consentire alla luce del sole e all'aria di penetrare, riducendo la pressione delle malattie. La forma di allevamento nei nostri vigneti è il guyot singolo unilaterale a doppio sperone. Crea una chioma sottile ed eretta che intercetta la maggior quantità possibile di luce solare. Per bilanciare la vigoria in alcuni dei nostri appezzamenti, stiamo sperimentando la potatura a cordone speronato, con speroni fruttiferi a due gemme.

La densità delle viti varia da 4000 ceppi/ha nel vigneto del “Sichei “ di 80 anni a 4800ceppi/ha nei vigneti più giovani. La produzione deve essere bilanciata. Per questo cerchiamo di non intervenire con la vendemmia verde. Preferiamo anticipare questo processo a maggio quando avviene la potatura verde lasciando 8/10 germogli per pianta in modo tale che le fin da subito la pianta concentri ogni energia in un numero inferiore di grappoli più distanziati tra di loro.

CLONI E PORTAINNESTI

Tutti i nuovi impianti sono attentamente valutati. La viticoltura si basa sull'abbinamento delle caratteristiche del sito con la giusta combinazione di varietà, clone e portainnesto. Tutte le viti sono innestate su una miscela di portainnesti. menzionerò il tuttofare 1103P estremamente resistente sui nostri terreni argillosi. L'apprezzatissimo 110R porta di vigore nei vigneti con esposizione a mezzogiorno. E il generoso K5BB portainnesto dei nostri vigneti più vecchi. I cloni AT84 e GJ1, che portano buona acidità ed elevato estratto, costituiscono la base delle nostre barbere. L’obbiettivo è entro il 2027 di sviluppare una nostra selezione massale con la realizzazione di un vigneto sperimentale.

Noi come le piante

GEOLOGIA

Formazione geologica: Conglomerati di Cassano-Spinola.

Età: Messiniano, 5,4 – 5,3 milioni di anni fa.

Si tratta di marne organizzate in strati di colore grigio-cenere con sottili livelli sabbiosi, che si fanno più frequenti e talvolta cementati (pietra di Langa) nei vigneti di Agliano terme. La tipologia più diffusa è comunque la marna, composta da una quantità prevalente di limo con subordinata sabbia, argilla e carbonato di calcio.

Terreni originati dalla decantazione di materiali fini sui fondali di lagune salmastre, nella fase in cui il Mar Mediterraneo antico viveva la cosiddetta crisi di salinità, che comportò una parziale evaporazione e la genesi di lagune saline nella zona. Sono presenti fossili di organismi adattati alle condizioni lagunari come gusci di molluschi, scheletri di anfibi e pesci.

I SUOLI

I suoli riflettono la natura geologica del sottosuolo da cui si sono generati, risultando: calcarei, limosi, con quantità tendenzialmente modeste di sabbia. L’argilla è altresì presente in percentuali importanti che possono superare il 30%, ma sempre subordinata al limo.

La composizione ricca di limo e in parte di argilla ha determinato una dinamica erosiva lenta, con la genesi di lunghi versanti a pendenze non elevate. I suoli di conseguenza hanno potuto evolvere in vaste zone, generando terreni bruni che hanno sviluppato una alterazione dei minerali primari con aumento della composizione argillosa. Queste si affiancano alle cosiddette terre bianche, presenti anch’esse in zona ma prevalentemente nei versanti più pendenti, che invece hanno mantenuto la composizione pressoché inalterata delle marne originarie.

Le terre brune, presenti nei vigneti in frazione Boscogrande e Biolla a Montegrosso, sono quindi più fertili e tendenzialmente più profonde. Le terre bianche più superficiali, tipiche dei vigneti che circondano la cantina e ed Agliano maggiormente calcaree, meno fertili e più asciutte.

GESTIONE DEL SUOLO

Compostiamo le bucce e i semi dell'uva i restituiamo al terreno del vigneto per aumentare la biodiversità del suolo e completare il ciclo dei nutrienti.

I vermi sono l’esercito invisibile dei nostri vigneti: raccolgono la materia organica come foglie ed erba e la sminuzzano, arieggiando il terreno. Per far lavorare questi organismi è necessario mantenere un buon livello di materia organica nel terreno. La sostanza organica del suolo è anche aiutata dalla presenza di un tappeto erboso permanente tra le file, dalla pacciamatura delle potature e dal ritorno degli scarti di cantina compostati.

Le erbe e le graminacee dell'interfilare offrono una diversità di specie vegetali e di insetti, riducono la vigoria delle piante e apportano materia organica al suolo.

Grazie del vostro tempo.

Gianluca